La magia ha sempre avuto un ruolo, spesso di spicco, nella storia e nella stessa evoluzione dell’uomo, anche se spesso questo non viene riconosciuto e in alcuni casi neppure adeguatamente considerato, anche dagli stessi storici o altri addetti ai lavori.
L’uomo ha riconosciuto, praticamente fin dalle sue origini, la presenza del magico e ha portato nella sua quotidianità elementi del mistico e del fantastico. La magia era considerata qualcosa di potente, capace di manifestarsi sotto varie forme, con elementi naturali, spiriti o altro e spesso veniva veicolata da personaggi in grado di padroneggiarla a vari livelli, attraverso tecniche, rituali e strumenti specifici.
Chi deteneva la rara capacità di gettare una sorta di ponte tra mondo magico e naturale veniva in genere identificato come appartenente ad un rango superiore, una figura di riferimento per l’intero gruppo sociale, una figura dotata di conoscenze che andavano oltre quelle a disposizione della massa.
Durante la preistoria la magia e l’esoterismo in genere venivano legati a strategie di caccia o alla raccolta di frutti o bacche. La magia era vissuta come una pratica che permetteva di alterare o propiziare specifici eventi, utili alla comunità.
In civiltà successive, come quella degli antichi egizi, la magia dialogava direttamente con il mondo religioso o con quello dei morti. Non era visto come qualcosa di alternativo, più o meno distante.
Come è cambiato il rapporto con la magia nel corso dei secoli
Se nel periodo preistorico la magia era spesso fortemente connessa a riti che si ritenevano utili o fondamentali per garantire la sopravvivenza del gruppo, in seguito la percezione del magico è cambiata e si è evoluta, ma ha comunque nei secoli e nei millenni, saputo ispirare varie forme d’arte, iniziando dalle più antiche pitture rupestri con chiari riferimenti a pratiche magiche propiziatorie per la caccia o a rituali per la fertilità della terra.
Le antiche civiltà avevano un rapporto con la magia diverso da quello della contemporaneità e difficile da capire e forse anche solo da immaginare al giorno d’oggi.
Durante il Medioevo una presenza molto forte della Chiesa cattolica nei vari aspetti della società, ha contrastato sempre più il paganesimo e di conseguenza tutte le forme di magia. In questi secoli, per molti aspetti bui, nasce la percezione della strega o del mago che per certi versi si ha ancora oggi, anche se nella contemporaneità la magia è sovente relegata a mero spunto per il cinema o la letteratura.
L’età moderna, figlia dell’illuminismo, vede la magia vivere e muoversi parallelamente alle nuove conoscenze scientifiche e filosofiche, i maghi non sono più protagonisti come lo erano in passato, ma sono figure che senza dubbio incuriosiscono, divertono, ispirano, a testimonianza di questo il gran numero di prodotti di intrattenimento, come film, fumetti e videogiochi, che hanno proprio la magia come principale tematica.
Tutto quello che è misterioso, strano, magico, piace, incuriosisce, stimola molto la fantasia, questo avveniva secoli fa e continua ancora oggi, anche se con modi e dinamiche inevitabilmente diversi.