Classe 1990, cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Sorrento e della Juve, Ciro Immobile è un attaccante della Lazio e della nostra nazionale. Il suo talento si è fatto notare al grande pubblico nel Pescara e al Torino, squadre con cui vinse due titoli da capocannoniere in B e in Serie A. Il pallino del goal ce l’ha sempre avuto e i portieri lo sanno molto bene.
Ora Ciro Immobile, corona una stagione decisamente positiva aggiudicandosi l’ambita scarpa d’oro come miglior marcatore, grazie a 35 goal segnati in Europa. La mancata convocazione di Cristiano Ronaldo contro la Roma ha decretato la vittoria di Immobile che si è aggiudicato così anche la classifica cannonieri 2020 della nostra Serie A.
Chi segue le notizie sportive sa bene come Immobile sia un indiscusso protagonista del nostro calcio. Senza dubbio fa piacere vedere riconosciuto il suo grande talento anche in ambito internazionale, ma come nasce e come funziona la scarpa d’oro, come si determina il suo vincitore?
Nella storia di questo prestigioso riconoscimento sono stati solo altri due gli italiani a vincerlo: Luca Toni nel 2006 e Francesco Totti nel 2007. Tra i nomi noti che hanno ottenuto la scarpa d’oro è impossibile non citare poi Lionel Messi, Suarez e Forlan, oltre a Ronaldo e Henry, che assieme a Toni e Totti, portarono il trofeo in Italia a livello di Club, giocavano infatti in squadre italiane al momento della vittoria.
Non solo Ciro Immobile ha la soddisfazione di veder affiancato il suo nome a vere e proprie icone del calcio mondiale, ma il suo risultato di avvicina moltissimo a quello del record assoluto di 36 reti, attualmente detenuto da Higuain, quando vinse la scarpa d’oro nel 2016. Con 35 goal Ciro è veramente ad un passo, quantomeno dal pareggio.
Come si determina il vincitore della scarpa d’oro, che calcoli vanno fatti?
Tra il 1968 e il 1991 la scarpa d’oro è stata sempre assegnata al più grande marcatore d’Europa, senza considerare la difficoltà di segnare nei diversi tornei. Semplicemente si contavano le reti fatte nell’anno.
Tra il 1992 e il 1996 questo importante premio non è stato assegnato e dal 1997 (anno che ha visto vincitore Ronaldo, con il Barcellona) è stato introdotto un nuovo sistema di punteggio per determinare il vincitore della scarpa d’oro, basandosi sul coefficiente Uefa.
Oggi le reti segnate nei tornei piazzati dal primo al quinto posto valgono 2 punti, mentre quelle segnate nei campionati tra la sesta e la ventiduesima valgono 1,5 punti e le altre reti valgono 1 punto.
Facendo questi calcoli, più complicati da spiegare che da fare, è stato chiaro come a vincere l’edizione 2020 di questo importante premio sia stato Ciro Immobile, che con i suoi 30 anni d’età ha ancora tempo per riprovarci, magari puntando a nuovi record, anche nei prossimi anni. Nel DNA di un campione c’è infatti anche una forte voglia di emergere e cogliere sempre nuove e più impegnative sfide. Una potrebbe senza dubbio essere quella di superare il record detenuto da Higuain.