Chi è Il Signor Distruggere? Per quei pochi che non lo sapessero, il Signor Distruggere è una pagina Facebook (ma anche Blog, Istagram e Twitter) creata con lo scopo di condividere gli Screenshot presi da gruppi chiusi e pagine Facebook dedicati alla maternità. O, meglio, ad un certo tipo decisamente estremizzato e border line di maternità: quello delle cosiddette mamme pancine.
Identikit della tipica mamma pancina
Le mamme che vengono prese di mira sono accomunate da:
- Un Quoziente Intellettivo più basso della taglia del loro reggiseno,
- Uno spirito meno progressista di Don Abbondio e
- Dulcis in fundo, una carica erotica degna della figlia di Fantozzi.
La perfetta mamma pancina è dunque una donna in gravidanza o con figlio piccolo. Non pensate però necessariamente ad un infante! I bambini delle mamme pancine hanno una età variabile che va da zero a millemila mesi. Insomma, più che crescere, maturano come le forme di parmigiano. Come sia potuto venire al mondo il piccolo, non è dato sapersi in quanto la loro arte amatoria lascia alquanto a desiderare e spesso si riduce a chiudere forte forte gli occhi ed aspettare che lui abbia finito.
Insomma, facile reperire materiale da usare per dar sfogo al proprio spirito cinico/sarcastico. Fin troppo facile! Ma cosa c’è di vero?
Sono infatti in molti a chiedersi quanto ci sia di vero e quanto di costruito ad arte. Perchè, diciamoci la verità, se si trattasse di post fasulli, ad essere prese in giro non sarebbero solo le mamme pancine ma anche tutti noi lettori. Francamente la cosa fa un filo girare le scatole.
Vien quasi naturale chiedersi “Chi si nasconde dietro tanto cinismo?” E, soprattutto, “Questo successo è costruito su verità o veniamo tutti presi in giro?”
Tutta la verità sul Signor Distruggere
Dietro al Signor Distruggere c’è Vincenzo Maisto, un blogger e Influencer seguitissimo sui social network con oltre un milione di followers distribuiti su Facebook, Instagram e Twitter. Il successo è arrivato grazie alla pubblicazione di Screenshot presi su pagine e gruppi chiusi dalle ormai celebri ‘mamme pancine’.
Si dice che Maisto abbia una capillare rete di infiltrate. Finte mamme pancine che lo riforniscono di materiale da pubblicare. Finte mamme o finti post? Lo so, potrei essere accusata di essere più invidiosa di una laureata al classico davanti ad un’amica con una borsa Livorno. E’ il rischio del mestiere, lo metto in conto ma non mi fermo di certo.
Uno dei primi post che lessi sul gruppo del Signor Distruggere fu questo:
Ad una prima, rapida, lettura ho pensato che la Fiorella su cui la mamma pancina pensava di premere il cuscino fosse la figlia.
La tentazione di chiamare il telefono azzurro è stata forte. Poi ho letto bene ed ho capito l’errore. Nonostante tutto penso ancora di dover chiamare il telefono azzurro. La mia reazione dopo questo post? In ordine:
1 Mi sono innamorata di Distruggere ma, si sa, alle laureate al classico prude sempre!
2 Ho avuto una botta di autostima pazzesca e mi è scappato un sorriso sotto i baffi
3 Ho pensato: “E se fosse il solito uomo tutto fumo e niente arrosto? Se mi stesse illudendo con sarcasmo e tutte quelle belle parole acide che tanto amo per prendermi in giro?
4 Perché più post leggo e più mi sembrano tutti scritti dalla stessa persona?
Insomma, in epoca di lotta alle fake news, è lecito chiedersi: è tutto vero od è una grandissima balla?
Perchè poi, leggendo parecchi post si iniziano a notare strane coincidenze:
Tanto per iniziare le mamme pancine sono tutte sgrammaticate, e lo sono tutte allo stesso modo. Spesso poi, i post sembrano scritti tutti dalla stessa persona.
Senza contare che molte immagini postate, dopo una ricerca di 5 secondi netti su Google, sono risultate essere totalmente false. C’è una torta, la cui foto è presa da un articolo di Buzzfeed del 2011 e un’altra che gira su internet addirittura dal 2013.
Ma non solo! Vogliamo parlare del cuscino della fertilità? Doveva essere di una mamma italiana, ma si è rivelato essere in vendita su Etsy da una donna newyorkese.
Se siete a dieta, forza, ringraziatemi!
C’è però da dire che le mamme pancine sono le prime a dire che le foto non sono le loro; solo nel caso dei cuscini della fertilità non era stato ammesso.
Vincenzo Maisto, in una intervista a la Repubblica, afferma che in principio i post erano sicuramente tutti veri ma che, con il passare del tempo, i gruppi delle mamme si sono riempiti di troll (gente che non ha niente da fare e passa il tempo ad inventare storie per creare discussioni) ed è quindi diventato impossibile verificare tutto. Vengono scomodate addirittura due antropologhe che sentenziano “I racconti sono verosimili!” e ci mettono in guardia perchè “bisogna anche stare attenti: c’è una pancina in ognuna di noi”. Forse in te, tesoro!
Avviso che il mio uso del tesoro è direttamente proporzionale al fastidio che mi trasmette la persona a cui mi rivolgo. In altre parole? Pancina lo dici a tua sorella!
Fatto sta che sono sempre più quelli che sostengono che il Signor Distruggere sia tutta una grandissima montatura e che Maisto faccia cyberbullismo. Ma se le mamme pancine non esistono, chi prenderebbe in giro? Noi, porca miseria, noi che leggiamo credendoci! Intanto lui afferma;
I post sono divertenti e io faccio l’intrattenitore, non lo psicologo, né il giornalista, né il medico, né l’antropologo.
Interessa a qualcuno? No.
Concludendo sappiamo che:
- I post potrebbero tranquillamente essere falsi
- A Vincenzo Maisto non importa se siano veri o falsi
- Non fa lui gli screen quindi non può verificarne l’autenticità
Ah… I commenti però sono veri!
Insomma il “Se è su Facebook è vero” va combattuto forse in altri ambiti, però sapere che ci viene propinato qualcosa di falso con così tanta facilità fa un po’ sentire presi in giro. Anche perchè il tutto non si è limitato a Facebook ma il fenomeno è diventato così popolare da permettergli di pubblicare un libro e rilasciare interviste su giornali come L’Espresso, la Repubblica e Il Corriere della Sera. Lui dice di non essere un giornalista e di fare solo intrattenimento quindi, con questo alibi, sembra voler dire “no critike solo complimenti”
Vincenzo Maisto, è vero, non è un giornalista. Ma è anche vero che da tempo cerca di scrivere e pubblicare qualcosa. Col suo blog, soprattutto all’inizio, parlava della sua esperienza da precario nel mondo del lavoro. La rubrica era “Il mio essere choosy”. La svolta è però arrivata con le mamme pancine. Ne parla lui stesso in questo post in cui, raccontando del contratto firmato con Rizzoli, ripercorre i suoi esordi ed i primi approcci con la scrittura.
Cosa c’entra tutto questo? Magari nulla. Ma non posso fare a meno di chiedermi alcune cose. Se la sua intenzione è sempre stata quella di condividere solamente i post delle fantomatiche mamme pancine, perché il blog nasce come canale per pubblicare i suoi testi? Perchè un libro con Rizzoli? Quanta affinità c’è tra le mamme pancine e la passione per la scrittura di Maisto?
Nel dubbio, io vado a farmi una doccetta profonda, baci a ovetto (giuro che non ho ancora capito cosa siano!) a tutti quanti.