Pur non avendo consapevolezza di che cosa si trattasse in quel preciso momento, tutti almeno una volta hanno avuto a che fare con una firma grafometrica. Sarà capitato attraverso un tablet, con l’uso di un apposito pennino usato per poter firmare un documento digitale. Per esempio quando un corriere ti consegna un pacco a casa e tu vai ad apporre uno “scarabocchio” sul suo dispositivo. Questo ti fa ricordare qualcosa?
Devi sapere che la grafometrica è praticamente una firma elettronica avanzata (FEA), che si ottiene rilevando dei dati precisi del firmatario. Per esempio, giusto per fare un altro esempio, in campo sanitario la firma grafometrica è utilizzata per firmare documenti ufficiali. Trattandosi di qualcosa che tutti ci troviamo a utilizzare abbiamo trovato opportuno spiegare che cosa sia questo tipo di firma, in modo da approfondire l’argomento.
Prima di iniziare: non chiamatela digitale!
Troviamo necessario precisare che la firma grafometrica (o biometrica) unisce in un unico posto tecnologia e calligrafia, e si applica con l’aiuto di un supporto digitale. Ma non bisogna banalmente considerarla come una firma digitale, poiché ha una sua completa identità distinta.
Firma grafometrica: come si crea
Come è facile immaginare per ottenere questo tipo di firma e registrarla vi è un processo ben preciso, poiché servirà per offrire delle precise garanzie. Prima di tutto si deve iniziare con l’identificazione del firmatario che vuole firmare il documento. È importante visto che una volta apposta la firma sarà legato a essa in modo unico ed esclusivo. In fase di attivazione di questo servizio verrà quindi chiesto di inviare i documenti d’identità per il riconoscimento. E questi saranno accettati e registrati in modo da poter poi procedere con la firma sul documento elettronico. Il firmatario potrà poi facilmente verificare che i documenti firmati non siano stati manomessi, poiché ha totale controllo su ogni operazione.
Perché si usa?
Avere la possibilità di firmare documenti con firme elettroniche avanzate permette di poter ottenere un grande vantaggio: riuscire a ridurre l’utilizzo di carta e quindi dei documenti stampati. Al tempo stesso si vuole velocizzare ogni procedura affidandosi alla digitalizzazione di tutte le operazioni che svolgiamo nel nostro quotidiano. Si potrà applicare su ogni tipologia di documento elettronico per rendere così più accessibile qualsiasi servizio. E finalmente si potranno mandare in pensione i vecchi documenti e le lunghe attese burocratiche che troppo spesso vengono registrate nel nostro Paese. Da questo obiettivo, negli anni ’90, si è iniziato a pensare alla possibilità di introdurre una documentazione digitale, per velocizzare ogni iter e soprattutto per poter essere al passo con i tempi. Uno scopo che ancora oggi è importante inseguire!
I vantaggi riscontrati anche in campo sanitario
Nel momento in cui una firma è registrata non bisognerà ripetere il processo iniziale, ma potrà essere usata in piena legalità, ottenendo una serie di vantaggi importanti, tra cui il già citato risparmi odi tempo. Si può così puntare verso un sistema di dematerializzazione dei documenti che in ogni contento, soprattutto sanitario, possono intasare inutilmente gli archivi. E i benefici sono sia economici che legati al livello alto di sicurezza. I dati di ogni firmatario sono tutelati e la fase di ricerca sarà agevolata, con la possibilità di trasmettere allegati e informazioni in tempo reale.
Insomma, questa è una di quelle fasi importanti nel processo di digitalizzazione che non andrebbero mai sottovalutate vista la versatilità del loro utilizzo nel quotidiano dei cittadini.